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Al via la nuova campagna AID: vip e gente comune indossano grandi occhiali azzurri per cambiare lo sguardo sulla dislessia

Cosenza, 4 ottobre 2025 – Cambiare la nostra prospettiva sulla dislessia, considerarla una risorsa, una opportunità, non un problema si può anzi si deve. È questo il messaggio che porta con sé la nuova campagna dell’Associazione Italiana Dislessia (AID): “DISLESSIA. SOLO UN ALTRO MODO DI VEDERE IL MONDO” che è stata presentata ufficialmente oggi a Cosenza in occasione del XIX Congresso Nazionale AID.
L’evento patrocinato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito ha visto la partecipazione di oltre 500 persone provenienti da tutta Italia e ha dato il via agli eventi della Settimana Nazionale della Dislessia (6-12 ottobre) promossi dalle sezioni AID di Roma, Rimini, Parma, Messina, Massa Carrara, Lucca, Grosseto, Genova, Frosinone, Chieti, Caltanissetta, Brescia, Bergamo, Arezzo, Lecce, Vicenza e Savona.

La campagna ha come simbolo dei grandi occhiali azzurri che rappresentano lo sguardo unico di chi vive con la dislessia. Ad indossarli saranno personaggi noti del mondo dello spettacolo, della scienza, della musica, della cultura e dello sport, dislessici e non, tra cui Andrea Delogu, Giampaolo Morelli, La Pina, Gloria Bellicchi, Marco Rebor, Barbascura eXtra, 151eg (Enrico Gamba). Ma la campagna ha messo gli occhiali anche a tanti grandi protagonisti del passato e del presente per ricordare a tutti che si può vivere con la dislessia realizzando i propri sogni come hanno fatto: Magic Johnson, Tim Burton, Pablo Picasso, Lewis Hamilton, Noel Gallagher, John Lennon e a tanti altri ancora.

L’invito ad aderire alla campagna partirà dai canali web e social di AID e si estende a famiglie, studenti, insegnanti, cittadini di ogni età. Chiunque può rispondere alla call collettiva applicando gli occhialoni azzurri sulla propria foto, pubblicandola sui social e taggando AID. L’obiettivo è diventare virali con un messaggio universale per cambiare la narrazione sui DSA, con leggerezza e consapevolezza.

“La dislessia per molti è un ostacolo, per noi è una risorsa. Un modo diverso – e potente – di vedere il mondo. Tantissime persone con DSA raggiungono traguardi importanti credendo in se stessi, sviluppando potenzialità e talenti, coltivando il desiderio proprio grazie a questo sguardo che vede, altro, oltre e altrove”-
sottolinea Silvia Lanzafame , presidente AID.
La campagna vuole promuovere accettazione, racconti autentici e inclusione, abbattendo stigma e pregiudizi, trasformando gli occhialoni in un simbolo di visibilità e orgoglio. Gli occhiali azzurri saranno regalati a personalità pubbliche ma anche a gente comune in momenti speciali come la laurea e durante gli eventi locali nelle sezioni AID. In progetto anche installazioni temporanee sulle statue delle città coinvolte. Tutto questo per affermare che la dislessia non è un limite, ma un punto di vista speciale sul mondo. Basta solo saperlo vedere.

Il lancio ufficiale è avvenuto durante il Congresso “Vivere la dislessia, tra opportunità e ostacoli” che si è tenuto presso l’Università della Calabria (Rende – CS) e in diretta streaming. Dall’evento esperti, docenti e persone con DSA hanno accesso i riflettori su dati molto preoccupanti che riguardano il Sud.
Nell’ultimo biennio, infatti, le diagnosi nelle regioni del sud sono state poche e tardive. I dati del MIM (Ministero dell’Istruzione e del Merito) ci dicono che sono ferme al 2,8% – più della metà in meno di quelle effettuate nelle regioni del nord-ovest dove le certificazioni sono al 7,9%, seguite da quelle delle regioni del centro e del nord-est al 6,1% e 6,7%. Ma c’è di più – a 15 anni dall’entrata in vigore della Legge 170 – emerge ancora che questo ritardo si riferisce alle scuole primarie dove le certificazioni sono 49.418 mentre è stato registrato un salto significativo di 112.210 diagnosi alla secondaria di I grado e 192.941 alla secondaria di II grado (AS 2022/2023). Questo significa che il SSN spesso non è in grado di supportare in maniera geograficamente omogenea le esigenze delle fasce più deboli e che solo dove le direttive regionali lo consentono si crea una adeguata rete di servizi (pubblici, convenzionati e/o accreditati) e si investe su campagne di screening funzionali e continuative, per garantire una presa in carico soddisfacente.
“L’Italia dei DSA è un’Italia a due velocità. Se non facciamo squadra per creare la cultura giusta per approcciarsi ai disturbi dell’apprendimento senza pregiudizi, non otterremo mai il risultato di avere diagnosi e prese in carico tempestive ed efficaci – commenta la Presidente AID, Silvia Lanzafame – è necessario sostenere la scuola pubblica nell’affrontare con gli strumenti giusti i bisogni specifici degli studenti con DSA. Se non facciamo in fretta – migliorando ciò che nella legge 170 non ha funzionato – il rischio di lasciare indietro molte persone è reale. Il ritardo diagnostico non va sottovalutato, perché significa che tanti bambini e bambine passano anni della loro vita scolastica senza comprendere le loro difficoltà provando frustrazione e senso di inadeguatezza.”

Tra gli ospiti del Congresso anche tre testimonial d’eccezione: l’attore Giampaolo Morelli, la modella e attrice Gloria Bellicchi e la ballerina di danza latino-americana Anna Allegretti che hanno portato la loro preziosa testimonianza sottolineando che le persone con DSA possiedono un patrimonio di risorse straordinario, un potenziale immenso che però spesso si scontra con la presenza di ostacoli significativi – di tipo metodologico, culturale e sistemico – che a 15 anni della Legge 170 non sono stati ancora rimossi. Nei panel si è parlato anche di nuove sfide e possibilità offerte dall’era digitale e dalla IA. Un momento particolare è stato dedicato ai giovani che hanno condiviso vissuti, difficoltà e sogni.